
Ecco 5 idee per investire piccole cifre (da 50 a 1.000 euro) con un profilo di rischio basso. Avere un basso profilo di rischio negli investimenti significa preferire la sicurezza e la stabilità del capitale piuttosto che puntare a guadagni elevati, ma incerti.
Tra le caratteristiche di un investitore a basso rischio ci sono:
- Tolleranza alle perdite limitata;,
- Non è disposto a rischiare di perdere una parte significativa del capitale
- Orizzonte temporale breve o medio;
- Vuole poter accedere ai soldi entro pochi mesi o pochi anni;
- Non è pronto a subire grosse oscillazioni di valore;
- Obiettivi finanziari conservativi dell’investitore e rischio basso
- Spesso l’investitore a rischio basso punta a proteggere il proprio capitale, battere l’inflazione o avere un piccolo rendimento, che magari sia stabile nel tempo.
- Ha un comportamento prudente, ed evita strumenti complessi, investe solo in prodotti regolamentati e a basso rischio.
Esempi di strumenti tipici per un profilo a basso rischio
- Conti deposito;
- Buoni fruttiferi postali;
- Titoli di Stato (come i BTP a breve scadenza);
- ETF obbligazionari a breve termine;
- Fondi monetari;
- PAC su fondi bilanciati prudenti;
- Cosa non rientra in un profilo a basso rischio
- Azioni singole (alta volatilità);
- Criptovalute (rischio molto elevato);
- Trading online/speculazioni;
- Investimenti in startup non quotate;
Chi ha un basso profilo di rischio privilegia la protezione del capitale rispetto al rendimento. È la scelta più adatta per chi cerca tranquillità e certezze, anche a costo di guadagnare meno.
Ecco 5 idee per investire piccole cifre (da 50 a 1.000 euro) con un profilo di rischio basso:
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Buoni fruttiferi postali
- Rendimento: 2–3% annuo (variabile).
- Rischio: Molto basso – garantiti dallo Stato italiano.
- Pro: Nessun costo di apertura o gestione.
- Contro: Rendimenti modesti e vincoli sui tempi di rimborso.
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Conti deposito vincolati
- Rendimento: 2–4% annuo.
- Rischio: Basso – i conti deposito sono garantiti fino a 100.000 € dal Fondo Interbancario.
- Pro: Facile da aprire, garantito.
- Contro: I soldi restano bloccati per un periodo (es. 6–12 mesi).
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ETF obbligazionari a bassa volatilità
- Rendimento: 2–5% annuo.
- Rischio: Basso – se ben diversificati e focalizzati su obbligazioni statali.
- Pro: Costi contenuti, diversificazione automatica.
- Contro: Serve un conto titoli; rischio di mercato se venduti prima della scadenza.
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PAC (Piano di Accumulo Capitale) in fondi conservativi
- Rendimento: Variabile, 3–5% atteso nel lungo periodo.
- Rischio: Basso-moderato.
- Pro: Si investe un po’ alla volta, riducendo il rischio.
- Contro: Spese di gestione da valutare; rendimento non garantito.
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Investimento in metalli preziosi (tipo oro frazionato o ETF oro)
- Rendimento: Dipende dal mercato (oro spesso cresce nei periodi di incertezza).
- Rischio: Relativamente basso nel lungo termine.
- Pro: Bene rifugio, protezione dall’inflazione.
- Contro: Prezzo variabile nel breve periodo.
Percentuali, rendimenti e altre informazioni possono subire variazioni anche rilevanti nel corso del tempo, fa pertanto sempre riferimento a fonti autorevoli e aggiornate, ad esempio se ti interessano i buoni fruttiferi postali visita il sito delle Poste per informazioni di prima mano, non fermati a questa pagina o ad altre che trovi dopo una semplice e rapida ricerca online, ma approfondisci sempre un po’.
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